Novità 2025: Fideiussione Obbligatoria per Rappresentanti Fiscali
Il recente Decreto dell’Agenzia delle Entrate del 17 aprile 2025 ha introdotto nuove regole per la fideiussione obbligatoria
Lo studio analizza i bilanci di 3.437 aziende, suddivise in base al settore in cui operano. Nel dettaglio: 2.573 società industriali e di servizi, 252 holding, 27 SIM, 29 società di leasing, 39 di factoring e credito al consumo, 403 banche e 114 assicurazioni.
Dopo la battuta d’arresto dovuta alla pandemia da Covid-19 nel 2020, l’economia mondiale è stimata in ripresa del 5,9% nel 2021 e del 4,9% nel 2022. Il PIL italiano crescerebbe più della media dell’area euro: +5,8% nel 2021 (+0,9 punti percentuali in più rispetto alle stime di luglio) e +4,2% nel 20221.
La classifica dell’industria è dominata per fatturato dai grandi gruppi energetico-petroliferi pubblici: Enel (con un fatturato di 62,6 miliardi di euro), Eni (44 miliardi) e GSE (26,3 miliardi). Le posizioni successive si aprono ad altri settori, come il manifatturiero che si impone con FCA Italy – società che gestisce le attività italiane del gruppo Stellantis – in quarta posizione (20 miliardi) e i servizi guidati da Telecom (15,6 miliardi).
Nei primi 20 gruppi ne figurano dieci a controllo pubblico, cinque a controllo privato italiano e altrettanti a proprietà estera; sei delle prime venti società appartengono al settore energetico (petrolifero o energia elettrica), otto alla gestione di infrastrutture o ai servizi (commerciali, di telecomunicazioni, di ristorazione, postali, distributivi o di trasporto) e sei alla manifattura. Tra le new entries nella top 20 troviamo: Italpreziosi, Eurospin Italia, Fincantieri e Lidl Italia.
Questa la graduatoria completa delle prime 20 società per fatturato:
Enel – 62,6 miliardi di euro
Eni – 44 miliardi di euro
GSE (Gestore dei servizi energetici) – 26,3 miliardi di euro
FCA Italy – 20 miliardi di euro
Telecom Italia – 15,6 miliardi di euro
Leonardo – 13,4 miliardi di euro
Ferrovie dello Stato italiane – 10,5 miliardi di euro
Edizione – 10,4 miliardi di euro
Prysmian – 10 miliardi di euro
Poste Italiane – 8,5 miliardi di euro
Superit – 8,2 miliardi di euro
Parmalat – 7,4 miliardi di euro
Saipem – 7,3 miliardi di euro
Hera – 7 miliardi di euro
Italpreziosi – 6,9 miliardi di euro
Edison – 6,6 miliardi di euro
A2A – 6,6 miliardi di euro
Eurospin Italia – 6,3 miliardi di euro
Fincantieri – 5,8 miliardi di euro
Lidl Italia – 5,5 miliardi di euro
La società con il maggior numero di dipendenti rimane Poste Italiane, con oltre 124 mila unità, nonostante il calo del 3,5%. Poste precede Ferrovie dello Stato (81.409 unità); seguono, con più di 50mila addetti, Enel (66.717) e Edizione (57.606).
Pur in presenza di una crisi di portata eccezionale, circa il 30% delle aziende che compongono la graduatoria ha realizzato, nel 2020, un incremento di fatturato. In particolare, si sono distinte alcune aziende del comparto alimentare, della distribuzione organizzata (food), del farmaceutico e del settore informatico.
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